XXVI Rassegna del Mare

 

– Relazione Finale –

 

1 – 2 – 3 dicembre 2017

Livorno – Sala Convegni Yacht Club – Via del Molo Mediceo, 21

“Gestione sostenibile delle risorse dell’ambiente marino-costiero

e sviluppo delle opportunità che il mare offre: quali prospettive?”

 

 

La Rassegna del Mare, giunta quest’anno alla XXVI edizione, si è svolta a Livorno presso la sala convegni dello Yacht Club e ha visto come sempre, la partecipazione di numerosi esperti nazionali ed internazionali delle scienze del mare.
La Rassegna, organizzata con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, dei Ministeri Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Politiche Agricole Alimentari e Forestali, degli Affari Esteri e della Regione Toscana, ha avuto come tema centrale “Gestione sostenibile delle risorse dell’ambiente marino-costiero e sviluppo delle opportunità che il mare offre: quali prospettive?” e improntata su Ocean Literacy, un’iniziativa riconosciuta dalla Nazioni Unite con l’obiettivo di diffondere un’adeguata conoscenza del mare con le sue caratteristiche e le sue problematiche e di sviluppare le opportunità che il mare offre. Hanno partecipato ai lavori rappresentanti delle maggiori Università, esperti dei settori (sia italiani che stranieri) nonché i rappresentanti Istituzionali e di categorie ai più alti livelli.

I lavori sono stati aperti, dopo i saluti delle Autorità (è stato letto un messaggio di saluto del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare On. Silvia Velo) dall’Avvocato Daniela Addis, che ha focalizzato l’obiettivo sulle azioni di educazione ambientale e comunicazioni necessarie per promuovere una cultura di tutela dell’ecosistema marino-costiero. Numerosi esperti, nazionali ed internazionali, hanno partecipato alla prima tavola rotonda dedicata alla gestione dei rifiuti marini (marine litter) che ha visto, tra gli altri, il coinvolgimento della Dott.ssa Gilda Ruberti Dirigente della Regione Toscana, del Prof. Fabrizio Serena Università di Parma e del CNR-IAMC, dell’Ing. Nicosia della Labromare, del Dr. Stefano Casu di Castalia, dell’Ing. Stefano Gabellini in rappresentanza del Presidente ISPRA, Dr. Stefano La Porta ed, infine, del Dr. Francesco Valentini, già dirigente del Ministero Ambiente, in rappresentanza dell’Associazione Mareamico.
Nel successivo di battito, coordinato dall’Ing. Leonardo Damiani, docente al Politecnico di Bari, si è parlato di gestione e protezione della fascia costiera, un problema particolarmente a cuore all’Associazione Mareamico, che da anni si occupa di questi problemi, prendendo in considerazione, le complesse interazioni delle componenti ambientali, paesaggistiche, culturali ed economiche, al fine di promuovere l’uso sostenibile delle aree costiere e nel tentativo di scongiurare la loro vulnerabilità e di pianificare azioni che supportino non solo esigenze di protezioni ambientali ma che favoriscono lo sviluppo economico.
Al dibattito hanno partecipato l’Ing. Fabio Croccolo Direttore Generale Ministero dei Trasporti, l’avv. Daniela Addis Studio Legale Ambiente, Prof. Carlo Pretti e Prof. Ferruccio Maltagliati, entrambi dell’Università di Pisa, Prof. Umberto Simeoni dell’Università di Ferrara, Dr. Carlo Brandini del CNR e Consorzio Lamma della Regione Toscana ed infine, Prof.ssa Rosa de Fatima Lopes de Freitas, CESAM – dell’Università Aveiro (Portogallo).
La giornata di sabato 2 dicembre è stata dedicata alla promozione e alla conoscenza dei temi relativi allo sviluppo sostenibile dell’ambiente marino-costiero, diffondendola attraverso dinamiche educative e culturali rivolte principalmente ai giovani di alcune classi dell’Istituto ISIS Fossombroni di Grosseto in tre step:
1) Una lezione teorico-pratica con docenti esperti di settore (Prof.ssa Luigina Fattorosi, Prof.ssa Monia Renzi e Dr.ssa Lory Larva) nonché alcuni membri del Comitato Scientifico di Mareamico;
2) Una lezione teorico-pratica con l’uso di strumentazioni intese a promuovere azioni di disinquinamento e di monitoraggio attraverso apparecchiature di campionamenti di acque, messe a disposizione dal CIBM di Livorno;
3) Attraverso filmati commentati da docenti, intesi a far risaltare la necessità di promuovere un approccio migliore nello svolgere alcune attività marine, evidenziando come lo sviluppo sostenibile non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia.
Con l’occasione, sull’esempio di Ecologica Cup, è stato lanciato un concorso/gioco per le scuole medie di una regione dal titolo “Amare il mare – dai un nome ed un volto ad un mostro brutto e cattivo e immaginario che rappresenti il peggior nemico per il mare e l’ambiente tutto (la plastica)”.
In un ampio dibattito, moderato dal Prof. Corrado Piccinetti dell’Università di Bologna, è stato affrontato lo stato della pesca italiana in un quadro, non solo di sviluppo sostenibile, ma anche di sviluppo economico e critico sull’attuale governance dell’Unione Europea che non favorisce, come in passato, l’inserimento dell’occupazione, anzi, la figura del pescatore, nelle attuali condizioni è destinato ad assottigliarsi sempre di più ed inoltre si sta allargando il divario che esiste tra i paesi nord europei e quelli mediterranei, determinando una crescita a due velocità in un settore che naviga già in cattive acque, quando invece la pesca potrebbe essere un volano di sviluppo economico di inestimabile valore.
Sullo stesso tenore sono state le relazioni di tutti i relatori che hanno evidenziato lo stato di crisi del settore, soprattutto per le decisioni della commissione competente dell’Unione Europea, che di fatto amministra la pesca anche in Italia.
Hanno partecipato alla discussione il Dr. Plinio Conte Presidente dell’Osservatorio Nazionale della Pesca, il Prof. Ferruccio Maltagliati, il Dr. Paolo Sartor del CIBM, il Prof Henri Farrugio del Consiglio Generale della Pesca del Mediterraneo e il Dr. Gaetano Licitra dell’Arpat Toscana.
A chiusura di un ampio dibattito è stata ribadita la necessità di un maggior coordinamento a livello nazionale ed europeo fra le strutture interessate, finalizzato ad una comune politica di pesca sostenibile e ad una comune politica di tutela ambientale.
La Rassegna del Mare si è conclusa con unanimità di riconoscimento per le modalità di confronto e per le indicazioni emerse ed è stata seguita con grande partecipazione dalla stampa e dalle TV regionali e nazionali.