Oggetto: MEDSEA 5 – Budva (Montenegro) 24/26 ottobre 2010

 “Sulle rotte della Serenissima un anno dopo”

 

 

L’Associazione Mareamico è tornata nel 2010 nella Repubblica di Montenegro (Crna Gora) per la propria più significativa manifestazione internazionale, la quinta edizione di Medsea.

Il momento focale del Meeting è coinciso con la formale presentazione del Progetto Strategico IPA denominato PANADRIA (Preservation Agreement Networking Amalgamation Development Research In Adriatic) che Mareamico intende sviluppare e presentare sotto il coordinamento della Regione Abruzzo che ha già annunciato formalmente la propria disponibilità ad essere lead partner del progetto stesso.

 

Nell’occasione è stata verificata – in linea di larga massima – la disponibilità politica di alcuni Stati dell’area balcanica a partecipare all’iniziativa. Altre disponibilità saranno verificate in incontri bilaterali nelle prossime settimane.

E’ peraltro da segnalare la presenza e l’intervento del Ministro dei Trasporti del Montenegro Andrija Lompar, del Ministro dei Trasporti dell’Albania Sokol Olldashi, dei rappresentanti dell’omologo Ministero della Croazia Igor Radić e Dražen Žgaljić. Il Governo Italiano era rappresentato dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Prof. Giuseppe Pizza.

L’idea di PANADRIA – come ha evidenziato nell’intervento di apertura il Presidente di Mareamico On. Roberto Tortoli – nasce dalla condivisa valutazione di un debolezza strutturale dei collegamenti marittimi, aerei, terrestri nell’area adriatica e dalla necessità – intervenendo su questi – di dare respiro alle ingenti possibilità che il turismo presenta nell’area stessa ed in generale a rafforzare le linee di collaborazione tra gli Stati in un “quadrante” così spesso attraversato da tensioni, ed accompagnare il progressivo processo di allargamento dell’Unione Europea agli Stati balcanici.

Come ha sottolineato nella relazione introduttiva il Ing. Fabio Croccolo del Ministero dei Trasporti, il progetto PANADRIA si colloca nel quadro delle previsioni del Trattato di Maastricht riguardo alle reti transeuropee dei trasporti ed intende contrastare una certa recente tendenza a considerare marginale quest’area che è senz’altro strategica.

Il Presidente del CE.N.I.S (Centro Nazionale Iniziative Sociali) On. Pino Lucchesi, ha richiamato una serie di esempi concreti a partire dal settore crocieristico che presenta un gap evidente fra Tirreno ed Adriatico per la mancanza di efficaci linee di penetrazione verso l’interno, e la conseguente necessità di attrezzare i porti alle esigenze di un settore in rapida evoluzione.

Naturalmente come è stato sottolineato in molti degli interventi successivi – trattandosi per di più dell’iniziativa di un’Associazione scientifica ambientalista – ogni previsione dovrà rispondere alle esigenze di compatibilità ambientale e per questo (ha assicurato il Sottosegretario Prof. Pino Pizza) verranno coinvolte le più importanti strutture di ricerca italiane ed europee.

Tra le prime esigenze quella della individuazione dei “colli di bottiglia” rimuovibili con interventi non rilevanti dal punto di vista economico. A seguire, il progetto si svilupperà, in sei fasi successive (conoscitiva, per l’identificazione di una piattaforma comune per un’analisi comparata dei richiamati “colli di bottiglia”, di progettazione vera e propria, per le azioni pilota, comunicazione dei risultati utilizzando le migliori tecnologie).

Nel convegno di Budva MEDSEA 5 si è proposta come una importante occasione di incontro fra le Istituzioni dei Paesi rivieraschi dell’Adriatico sulle tematiche classiche  per l’attività di Mareamico, in particolare dalla protezione ambientale del mare alle problematiche della Pesca nel Mar Mediterraneo, alla luce dei recenti provvedimenti comunitari e alle difficoltà di adattarli alla specifica situazione del Mediterraneo.

Ha introdotto questa seconda parte del dibattito il Prof. Giuseppe Cognetti,Presidente del Comitato Scientifico di Mareamico e, sotto il coordinamento del Dott. Mario Ferretti (C.I.R.S.P.E.) , sono intervenuti il Prof. Carlo Da Pozzo dell’Università di Pisa, il Dott. Alexandar Joksimovic Direttore dell’Istituto di Biologia Marina dell’Università  del Montenegro, il Dott. Nunzio Stoppiello della FEDERCOOPESCA, iProff. Carlo Pretti e Ferruccio Maltagliati dell’Università di Pisa, che hanno trattato le problematiche relative all’acquacoltura e alla pesca anche in riferimento al Nuovo Sistema per la Pesca e l’Acquacoltura Sostenibile in Italia e nell’Adriatico.

Il Prof. Alberto Basset (Università del Salento) ha trattato il tema specifico delle lagune come luogo di sviluppo delle varie specie ittiche.

Ha concluso il Dott. Plinio Conte della Direzione Generale per la Pesca Marittima del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Anche in quest’anno l’elevato livello degli interventi e i risultati raggiunti si sono rivelati estremamente positivi e in grado di generare interessanti ricadute nel tessuto socio-economico dei Paesi che hanno partecipato all’evento.