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XXV RASSEGNA DEL MARE -  Documento conclusivo - Rimini 26/28 settembre 2014

I Responsabili Istituzionali, gli esponenti del mondo scientifico e gli operatori presenti alla XXV Rassegna del Mare promossa dall'Associazione Mareamico, i componenti del Comitato Scientifico dell’Associazione e la Presidenza della stessa, al termine dei lavori svoltisi in due tavole rotonde e tre distinti workshop, hanno unanimemente espresso le seguenti considerazioni:

  1. La scelta di svolgere la Rassegna del Mare a Rimini, una città che vive     quasi totalmente ​       con attività legate prevalentemente al mare, ha offerto l’occasione di un confronto col locale ​mondo politico, scientifico ed imprenditoriale e con rappresentanti di Paesi dell’altra ​sponda dell’Adriatico e non solo. 
  2. La XXV Rassegna del Mare ha evidenziato la necessità di un giusto equilibrio fra economia  ed ecologia in Adriatico, un mare intensamente sfruttato dove convergono interessi economici contrastanti: pesca e turismo da un alto, attività portuali, industriali ed estrattive dall'altro.
  3. La profonda crisi del settore della pesca e delle maricolture è da attribuire all'annoso problema del costo del gasolio unitamente ad una crescente diminuzione delle risorse pescabili.  A questo, poi, si somma l’entrata in vigore di alcuni regolamenti comunitari, in  parte necessari, ma in alcuni casi  eccessivi  per i nostri mari, rendendo ancora più problematica l’attività di pesca. Va da se che sono pienamente condivisibili  i principi di pesca responsabile,  di pesca sostenibile, e di approccio eco-sistemico.
  4. L’impegno dei Governi da solo, tuttavia, non è sufficiente ed anzi rischia di produrre guasti irrecuperabili se non è sostenuto, per ogni step, da un’analisi scientifica che può essere agevolmente canalizzato da Associazioni (come Mareamico) convinte della bontà di tale metodo ed impegnate sul versante della collaborazione e della cooperazione internazionale.
  5. Tale metodo va applicato anche – ove si concretizzi, come è auspicabile il proposito – alla creazione di una area di salvaguardia ecologica nella parte più “sensibile” del Mediterraneo rappresentata dal triangolo di Mare tra Sicilia, Tunisia e Malta. La ribadita volontà del Governo Italiano – che recepisce la proposta avanzata in occasione della XVIII Rassegna del Mare 2006 – di un accordo trilaterale al riguardo è da apprezzare, ma deve essere seguita – con il richiamato supporto scientifico – da azioni, di rigido controllo e da concrete possibilità di repressione dalle azioni illegali, attuali o future.
  6. Infine, evidenziando le problematiche del sistema Italia relativamente all’ individuazione delle carenze e dei soggetti attuatori della politica marittima, sia  alla carenza nella disponibilità, si sono avanzate le seguenti proposte:               
  • a – che l’Italia si doti di una struttura amministrativa specialmente dedicata come ad esempio un Comitato subministeriale per gli affari marittimi
  • b – che venga promossa una coerente organizzazione dei dati attraverso le Istituzioni di una rete di osservazione dell’ambiente marino costiero italiano
  • c - che siano individuate le competenze decisionali, quindi gli attori che operano sulla zona costiera in un quadro di coerente e programmata interazione al fine di migliorare l’efficacia degli interventi guadagnando in chiarezza e tempestività.
  • d – che l’Italia estenda la propria area di giurisdizione a mare, attraverso la dichiarazione di una propria zona economica esclusiva oltre alla definizione degli accordi di delimitazione della piattaforma continentale per quei tratti di mare in cui ancora non si è provveduto.

 

Mareamico