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Lo sviluppo sostenibile ha una dimensione trasversale nella politica dell'UE ed una particolare nel settore della gestione costiera (ICZM), dove maggiormente appare ineludibile la necessità di una migliore integrazione delle conoscenze scientifiche nelle decisioni politiche.
Il progetto del 6° programma quadro SPICOSA (Science and Policy Interaction for Coastal System Assessment), cui hanno partecipato importanti istituti di ricerca italiani, è stato un’importante occasione in cui si è applicato l'approccio sistemico SAF (System Approach Framework), sviluppando un processo basato sull'interazione con/e tra gli stakeholder ed implementando un modello integrato Ecologico, Sociale ed Economico per la valutazione di diversi scenari di gestione.
Fondamento della metodologia SAF è l'implementazione di un ciclo di pianificazione virtuoso basato sulla conoscenza oggettiva delle dinamiche e delle relazioni caratterizzanti il sistema oggetto di studio. Tale conoscenza viene tradotta in modelli concettuali per l'analisi dei processi e viene trasmessa all'opinione pubblica ed ai decisori politici attraverso opportune modalità di divulgazione e comunicazione. Questa interazione può condurre, se necessario, al cambiamento delle pratiche di gestione, le quali possono indurre, a loro volta, dei cambiamenti (sia nell'ecosistema che nel sistema socio-economico). Il ciclo si chiude, infine, con il riesame delle dinamiche attraverso gli strumenti modellistici e la valutazione dei risultati da parte delle istituzioni.
All’interno del progetto SPICOSA questi concetti sono stati applicati come possibile supporto della pianificazione dell'attività di venericoltura nella Laguna di Venezia.
Elemento chiave della metodologia è stato lo sviluppo di un modello integrato, ecologico e socio-economico, in grado di simulare le principali dinamiche dei processi. Attraverso l'analisi per scenari, il modello ha consentito di esplorare la capacità portante del sistema a livello economico, sociale ed ecologico, evidenziando possibili scenari di sostenibilità nel confronto con gli stakeholder.
L’obiettivo più ampio è quello di costruire uno strumento integrato utile alla comprensione della complessità sistemica e che supporti le decisioni al fine di creare un vero supporto alla governance .
L'integrazione delle componenti Ecologica e Socio-Economica in un unico modello integrato consente di condurre un'analisi completa e contestuale dei processi che caratterizzano e condizionano l'attività di venericoltura, e di simulare anche quelle situazioni che attraverso un'analisi settoriale non emergerebbero.
Al fine di conferire ulteriore validità alle analisi ed agli scenari selezionati sono state considerate anche le conoscenze “pratiche” degli stakeholder. Con essi infatti si è cercato di condividere le informazioni modellistiche, sia in fase di progettazione del modello e degli scenari, sia in fase di analisi degli stessi.
Il modello è stato utilizzato per analizzare, in via preliminare, diversi scenari di semina e prelievo, variando la posizione delle concessioni, i prezzi, la taglia e i periodi di semina e di raccolta. Sono state effettuate anche delle simulazioni volte a confrontare le redditività ottenute con seme naturale e con seme da schiuditoio nonché l’eventuale costruzione di uno schiuditoio interno alla laguna.
Pierpaolo Campostrini - Direttore di CORILA- Consorzio Ricerche Laguna
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