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Prof.ssa Mara Manente - Strutturare la crescita blu in Italia.pdf | Download Share on Facebook |
Il valore aggiunto del settore turistico ammonta in Italia a circa il 10% del PIL nazionale, con un contributo all’occupazione del 13%. In questo contesto, il turismo balneare genera da solo il 21% degli arrivi e concentra ben il 30% delle presenze, essendo così la prima tipologia di turismo in Italia. Se ad esso si sommano il turismo nautico, il crocieristico e la componente urbana presente lungo le coste, la dimensione del settore cresce significativamente. Si tratta comunque di un prodotto per molti aspetti maturo, sottoposto ad elevati livelli di concorrenza internazionale e quindi a costante rischio di perdita di competitività. Prima ancora che agli effetti generati dalla pandemia nel corso dell’ultimo anno, le preoccupazioni per il turismo costiero e balneare sono legate alle possibili conseguenze dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento. Il contributo dell’iniziativa BLUEMED attraverso il White paper, va nella direzione di individuare strategie e azioni che ne favoriscano la ripartenza sostenibile. In questo contesto, accanto a iniziative volte a preservare o ristabilire le funzionalità naturali dei luoghi marini e balneari, si sottolinea l’importanza di una programmazione strategica incentrata sul ripensamento dell’offerta turistica, con la pianificazione e l’implementazione di misure che consentano l’ampliamento della stagione turistica e la differenziazione dei prodotti basata su modalità di fruizione più responsabili. Tali risultati potranno essere raggiunti in particolare attraverso l’integrazione tra costa e entroterra, tra turismo e altre attività produttive, con lo sviluppo di proposte legate all’enogastronomia e all’artigianato locale, oltre che al patrimonio culturale e naturalistico, allo sport e al wellness.
La ripartenza deve dunque essere l’occasione per puntare su sostenibilità e innovazione come condizioni essenziali per la competitività futura del settore: la roadmap BLUEMED (http://www.bluemed-initiative.eu/wp-content/uploads/2018/10/Bluemed_WP_Executive_ITA_Singole.pdf) fornisce un contributo in tale direzione identificando le seguenti priorità:
- Valutare l’impatto dei flussi turistici sull’ambiente marino.
- Controllare e gestire i flussi turistici per mitigare i potenziali impatti sull’ambiente.
- Promuovere la collaborazione tra gli operatori attraverso reti commerciali e club di prodotto.
- Inserire i prodotti nell’offerta turistica locale e migliorare i canali di promozione/distribuzione /diffusione/comunicazione.
- Promuovere una valorizzazione orientata al prodotto e aumentare il gradimento turistico attraverso l’approccio live-learning, con strumenti innovativi e nuove tecnologie.
- Integrare le zone costiere e l’entroterra favorendo una inter-mobilità lenta.
- Incoraggiare la creazione di network turistici in collaborazione con altri settori economici (agricoltura, artigianato, cultura, pesca) per ampliare l’offerta.
- Utilizzare il turismo come veicolo per educare le persone e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale italiano e delle risorse enogastronomiche.
- Ampliare le opportunità offerte dal turismo crocieristico.
Prof. ssa Mara Manente (Master turismo – Università Ca’ Foscari)
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