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Jean Pierre Lozato-Giotart -Turismo sostenibile e portualità.pdf | Download Share on Facebook |
In primo luogo, si dovrebbe il porto di passeggeri e delle merci rimane senza dubbio la funzione fondamentale per la maggior parte dei porti nel mondo. Lo sviluppo delle attività turistiche e ricreative più recente è notevolmente aumentato negli ultimi trent’anni. Oggi parecchi porti , particolarmente nel Mediterraneo, sono più o meno inseriti nella”catena turistica” costiera marittima. Rintracciando tutte le forme di attività abbiamo una stima quantitativa di circa 200 milioni di turisti- quasi 100 milioni per il Mediterraneo – sia oltre 20% della clientela mondiale, i dati e i rapporti confermano la spettacolare crescita delle attività portuali alla scala mondiale.
In secondo luogo possiamo distinguere la diversità del turismo portuale :
- I BIG PORTI unicamente HUB per il trasporto di crocieristi come Genova, Barcellona, Marsiglia, Miami...
- I PORTI TRANSIT tra il continente e le isole come Piombino, Bari, Savona, Nizza , Tangeri, Gibilterra
- I PORTI MIXTOUR più piccoli e numerosi sviluppando insieme attività dI Palma di Maiorca...
- I PORTI MONO TURISTICO c con attività diportivo, Yachting , eventi sportivi e ricreative come porto avventura in Spagna.
In terzo luogo la rapida crescita delle attività turistiche potrebbe aver degli impatti negativi riguardando l’inquinamento del mare e della costa o la distruzione della flora e della fauna intercotidale. I casi di Marsiglia e di Barcellona ne sono particolarmente emblematici con ossido di azoto e zolfo delle navi da crociere ( 3 milioni di crocieristi nel mediterraneo).Inoltre , il gigantismo di navi con 5000 crocieristi a bordo ha un impatto diretto sulle strutture portuali e il territorio marittimo e costiero locale . Nello stesso tempo la moltiplicazione e la concentrazione di numerosi porti diportivi come in Liguria o in Costa Azzurra e in Costa Brava sembrano fenomeni problematiche per il loro futuro sostenibile.
Quali soluzioni?
Innanzi tutto, delimitare le norme di CAPACITA’ DI CARICA TERRITORIALE con i studi d’impatti ecosistemici ed economici per delimitare le soglie quantitativi e qualitativi sostenibile. Perciò facciamo riferimento a l’INGEGNERIA PORTUALE E TURISTICA (*) come metodologia e strumento strategici ed operativi.
(*) CF Jean-Pierre Lozato-Giotart (2013-2014),Management du Tourisme Pearson, Paris, London , New York.
Jean-Pierre Lozato-Giotart, Prof. Sorbonne , Esperto cultura e turismo Conseil de l’Europe
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