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Franca Sangiorgio - Francesco Lefons -Ossservatorio su Ecologia e salute degli ecosistemi Mediterrareni (OESEM).pdf | Download Share on Facebook |
Attualmente le società umane utilizzano più del 25% di tutto ciò che le piante verdi producono nella biosfera e, nei paesi industrializzati, realizzano i propri consumi bruciando come combustibili fossili una quantità di energia pari all’1% di tutta l’energia solare incidente sui territori nazionali. Conseguenze dirette di questi tassi di consumo delle società umane sono: i) perdita di biodiversità, ii) inquinamento, iii) incremento di anidride carbonica in atmosfera e riscaldamento globale.
I principali responsabili dei consumi di materia ed energia all’interno della biosfera sono i paesi industrializzati, ma il generale miglioramento di qualità della vita e l’aumento di ricchezza nei paesi in via di sviluppo determinerà, nei prossimi decenni, un aumento significativo dei consumi della biosfera. E’, però, del tutto evidente che un aumento di consumi non è sostenibile dalla nostra biosfera, rendendo necessaria una rielaborazione del modello occidentale di sviluppo economico per ottenere una reale compatibilità ecologica.
In questo percorso che richiede cambiamenti radicali nei comportamenti, un’adeguata campagna di informazione e comunicazione è uno strumento imprescindibile per porre in discussione un modo di pensare e modificare, conseguentemente, i comportamenti delle società.
All'interno di tale contesto, nasce l’Osservatorio su Ecologia e Salute degli Ecosistemi Mediterranei (OESEM), come struttura afferente all'Ateneo dell’Università del Salento, ma che trova sede presso il Faro di Punta Palascìa a Otranto (LECCE). Il Faro della Palascìa, antica vedetta delle acque mediterranee, situata nella zona più bella e incontaminata di Otranto (40°7’ N, 18°31’ E), lungo la litoranea Otranto - Santa Cesarea, si colloca tra quei fari che per storia, localizzazione geografica e cultura, rappresentano luoghi simbolo del Mediterraneo: antenne naturali proiettate nel mare per la trasmissione e la circolazione delle idee. La struttura fu eretta nel 1867 e utilizzata come vero e proprio faro fino agli Anni ’70, per poi cadere in stato di abbandono per quasi trentanni ed essere ristrutturata tra il 2004 e il 2008, con l’inaugurazione come sede operativa dell'Osservatorio nel dicembre 2008.
Nell'ambito di problematiche di natura ecologica, l’Osservatorio su Ecologia e Salute degli Ecosistemi Mediterranei nasce con il duplice intento di diffondere la cultura ecologica e di promuovere la consapevolezza del nostro ruolo biologico come specie in grado di modificare, nel bene e nel male, gli equilibri, i beni e i servizi degli ecosistemi. Le attività che si svolgono nell'Osservatorio, quindi, sono sostanzialmente finalizzate a:
- accrescere le interconnessioni tra ricerca scientifica, amministratori e fruitori di beni e servizi degli ecosistemi Mediterranei;
- recuperare, organizzare e rendere disponibili le conoscenze esistenti;
- individuare e sperimentare gli strumenti di comunicazione giornalistica e multimediale più adatti a trasmettere a cittadini ed amministrazioni, informazioni scientifiche corrette sui meccanismi che regolano la salute degli ecosistemi Mediterranei, determinandone le potenzialità di fruizione e gestione;
- sperimentare, produrre e rendere disponibili strumenti di educazione ambientale.
L’Osservatorio ospita anche un museo multimediale che da Gennaio a Novembre 2009 è aperto con una mostra su ‘Lagune e sviluppo delle società nel Mediterraneo’, che descrive il processo co-evolutivo realizzatosi nel bacino del Mediterraneo tra l’uomo e questa particolare tipologia di ecosistemi acquatici. La mostra presenta alcuni dei più importanti sistemi lagunari del Mediterraneo, dalla laguna di Venezia a quelle di Amwrakikos, dalle lagune di Roma al Mar Menor, dai Laghi Alimini alle lagune del delta del Po, descrivendone l’uso sostenibile mantenuto per secoli dalle comunità locali, le bellezze naturalistiche, i fattori attuali di rischio che ne minacciano la salute, le iniziative di protezione e di recupero.
Franca Sangiorgio e Francesco Lefons, Università del Salento – Centro Ecotekne, Strada provinciale Lecce-Monteroni 73100 Lecce
Osservatorio su Ecologia e Salute degli Ecosistemi Mediterranei c/o Faro di Punta Palascìa, Otranto (LE) Responsabile Prof. Alberto Basset
Informazioni c/o DiSTeBA, Università del Salento Dott.ssa Franca Sangiorgio Tel. 0832.298606
E-mail: obseco@unisalento.it
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