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Fabio Croccolo - Un

Il sistema integrato dei trasporti è strutturalmente indispensabile allo sviluppo del turismo marittimo.

Sia per l’attività crocieristica che per quella diportistica, infatti, diventa sempre più fattore critico di successo l’accessibilità ai porti e la possibilità, a partire da questi, di avere collegamenti che consentano la fruizione di itinerari turistici multimodali.

Il futuro sarà sempre più orientato, piuttosto che al mero non-luogo della nave da crociera o al semplice spazio marino della nave da diporto, alla ricerca di percorsi integrati ricreativo-storico-gastronomici, tematizzati o no, che arricchiscano e diversifichino l’offerta turistica.

In questa chiave l’approccio alla pianificazione dei servizi di trasporto – non delle mere infrastrutture, che spesso sono invece ridondanti – deve essere multimodale, consentendo così contemporaneamente di ottimizzare le risorse e migliorare l’offerta.

Il sistema pubblico, sia a causa della frammentazione delle competenze fra stato centrale e enti locali, sia a causa delle pressioni delle lobby tipicamente modali, ha dimostrato coi fatti di non essere in grado di attuare una visione strategica, per cui l’unica possibilità di successo deve oggi essere riposta nelle leggi di mercato che, forse, indirizzeranno meglio impegni e risorse verso i migliori obiettivi.

Ecco dunque che la parola chiave nel settore dei trasporti diventa oggi “liberalizzazione”, liberalizzazione non come bene in sé, ma come strumento per raggiungere l’optimum trasportistico sinora mancato.

Liberalizzare, tuttavia, non può significare assenza di regole: quanto è accaduto nei paesi in rapido sviluppo dimostra chiaramente che la transizione da un sistema centralistico a uno mercantile, se non gestita con gradualità e conservando la finalità pubblica del settore dei trasporti, porta a un generale impoverimento dell’offerta non accompagnato da benefici sociali di altro tipo, giacché l’interesse del privato lasciato libero di agire è quello di massimizzare il profitto.

Diventa quindi indispensabile, come richiesto dal Parlamento e previsto dal Governo, procedere rapidamente all’istituzione di un’autorità indipendente che regoli il settore e che garantisca un’adeguata contemperazione fra  gli obiettivi sociali e quelli economici e consenta di raggiungere l’ambizioso ma possibile obiettivo di ridurre i costi migliorando nel contempo i servizi.

 

Fabio Croccolo – Ministero delle Infrastrutture