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L’ICZM prevede, come è noto, all’art. 9, comma 2, lettera g): “di esercitare le attività̀ marittime in modo da garantire la preservazione degli ecosistemi costieri in conformità̀ delle regole, norme e procedure previste dalle pertinenti convenzioni internazionali”.
La DIGIFEMA, Direzione Generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, svolge per l’Italia le funzioni di organismo investigativo ai sensi del D. Lgs. 165/2011, che svolge la sua attività certamente per indagare le cause tecniche dei sinistri, ma soprattutto per prevenirli.
Ai fini di SOLAS e MARPOL e ai sensi della circolare 3 MSC dell’IMO, l’inquinamento, indipendentemente dalla quantità, è considerato sempre un sinistro grave.
Sappiamo bene tutti l’impatto devastante che l’inquinamento da sversamento di idrocarburi ha provocato e provoca sulle fragili zone costiere, ma anche l’impatto sulla biodiversità che può derivare dallo sversamento incontrollato delle acque di sentina.
La DIGIFEMA è dunque una istituzione che opera per la preservazione delle zone costiere e, nonostante la sua giovane età e l’inadeguatezza delle strutture, è sempre più impegnata, attraverso le sue raccomandazioni, nell’attività di prevenzione dei sinistri e di conservazione dell’ecosistema.
Ing. Fabio Croccolo
Dirigente MIT
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