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Stefania Grasso - Iniziative comunitarie per un turismo sostenibile

Il settore del turismo ed il suo sviluppo occupa attualmente un ruolo importante nell’economia globale e rappresenta una delle attività settoriali con maggiori riflessi ed interconnessioni a livello socio–economico–culturale. Lo sviluppo sostenibile del turismo è divenuto una priorità delle Istituzioni Europee, tanto che nella sua comunicazione “Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo” , la Commissione ha proposto di potenziare la “promozione di uno sviluppo sostenibile delle attività turistiche in Europa attraverso la definizione e l’attuazione di un’Agenda 21” .

Questo suo intento è stato accolto con favore dal Parlamento europeo, dal Consiglio, dal Comitato economico sociale europeo e dal Comitato delle regioni. La strategia dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile (SDS) contiene infatti gli orientamenti per la sostenibilità a livello europeo e sottolinea come il turismo ha un grande potenziale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Garantire la sostenibilità economica, sociale e ambientale del turismo europeo è della massima importanza, sia dal punto di vista di un contributo allo sviluppo sostenibile in Europa e nel mondo che da quello della vitalità, della crescita continuata, della competitività e del successo commerciale di questo settore così importante.

La Comunità europea, pur non indirizzandosi specificatamente al settore del turismo, contribuisce in modo sostanziale a questi sforzi con un’ampia gamma di politiche e provvedimenti a favore dello sviluppo sostenibile, sia nel quadro delle sue responsabilità globali che all’interno dell’Unione europea.

L’azione comunitaria volta a promuovere l’imprenditorialità e le piccole e medie imprese, quali le reti e le misure di sostegno alle aziende, l’accesso ai finanziamenti e i provvedimenti a favore delle piccole imprese e di categorie specifiche possono aiutare a sviluppare società che si occupano di turismo sostenibile.

Ancora una volta, molte iniziative e progetti finanziati dalla Comunità forniscono un ottimo esempio del modo in cui il turismo sostenibile può creare le opportunità per sfruttare adeguatamente il patrimonio, esaltando il grandissimo potenziale e il ruolo del turismo culturale per lo sviluppo economico sostenibile, la creazione di posti di lavoro e il dialogo interculturale.

Per citare alcuni esempi, il programma Cultura 2000, volto a favorire la nascita di un’area culturale comune caratterizzata sia da un patrimonio collettivo che da una diversità culturale, unitamente a diversi altri programmi europei che presentano una dimensione culturale, può contribuire a vagliare queste opportunità. I Fondi strutturali e le loro iniziative a livello comunitario, in particolare Interreg e LEADER+, il programma Phare e il programma speciale di preadesione a favore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale (SAPARD), forniscono buone opportunità di sostenere le misure attinenti al turismo.

Il Fondo di coesione e lo strumento per le politiche strutturali per la preadesione finanziano, rispettivamente, i principali progetti di infrastruttura ambientale e di trasporto che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della politica comunitaria in materia considerevole sull’ulteriore crescita del turismo europeo.

Il piano d’azione della Commissione e-Europa 2005: una società dell’informazione per tutti invita il settore privato a collaborare con la Commissione e gli Stati membri per raggiungere gli obiettivi dell’e-Europa. Facendo esplicito riferimento al turismo il progetto comunica che la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, il settore privato e le amministrazioni regionali, definirà i servizi elettronici per promuovere l’Europa e offrire un’informazione pubblica di facile accesso. Inoltre, l’area tematica prioritaria di ricerca “tecnologie della società dell’informazione” del sesto programma quadro della Comunità europea di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione volto a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e all’innovazione (2002 – 2006) fornisce valide opportunità di sostegno ai progetti relativi al turismo.

In particolare si segnala il ruolo importante delle Istituzioni di livello regionale come soggetto pubblico particolarmente adatto a determinare la necessaria convergenza di azione tra il livello comunitario e le comunità locali e tra i vari soggetti pubblici e privati che concorrono alla definizione/costruzione dell’offerta di turismo sostenibile. A tal fine si auspica un più stretto e costante rapporto di collaborazione e reciproca informazione tra le Istituzioni regionali e la Commissione.

Tale lo stato dell’arte attualmente ravvisabile a livello di quadro comunitario, tali le premesse su cui lavorare per agevolare un processo di miglioramento e sostenibilità del turismo, quale espressione dell’incontro fra ambiente e economia, con l’auspicio che risorse, idee ed iniziative convergano sempre più verso il rispetto e la valorizzazione del mondo che ci circonda e – vale la pena ricordarlo – ci ospita.

 

Dott. ssa Stefania Grasso

Responsabile Progettazione Comunitaria, “Studio associato D&L” (Lecce)