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Giovanni Tumbiolo - L

L’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo è stato istituito il 19 maggio del 2006 in seno al Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo, del quale costituisce l’organo scientifico.

Obiettivi precipui dell’Osservatorio sono: il monitoraggio degli aspetti tecnico- biologici del comparto; l’analisi e la conoscenza della filiera della pesca mediterranea; la promozione di iniziative per la salvaguardia delle risorse ittiche e per l’internazionalizzazione delle aziende del Distretto; la qualificazione dei prodotti ittici del Canale di Sicilia mediante la certificazione di filiera e la messa in atto di iniziative comuni di marketing transnazionale.

L’Osservatorio, che per lo svolgimento della sua attività si avvale della collaborazione di diversi enti pubblici e privati(CNR, ICRAM, Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, Istituto Zooprofilattico della Sicilia), abbraccia al suo interno i principali paesi della sponda sud del Mediterraneo: Algeria, Egitto, Italia, Libia, Malta e Tunisia, promotori, inoltre, del Forum permanente per il Mediterraneo.

Il Forum è uno degli obiettivi fissati nell’ambito del Medi District 2008, il ciclo di incontri tra i Paesi del Mediterraneo finalizzati alla firma di accordi di cooperazione scientifico-culturale.

Tale idea, scaturita da una proposta del Presidente della Commissione Affari Esteri della Repubblica di Malta, On. Michael Frendo, coinvolge, oltre ai paesi promotori del Forum, anche alcuni osservatori di Giordania, Libano, Grecia, Marocco, Siria e Turchia.

Il Forum, avviato a Palermo nella seconda metà di luglio, nasce con l’intento di promuovere l’incontro e lo scambio di saperi tra popoli marinari che si affacciano sul Mediterraneo centrale sui temi riguardanti l’industria ittica sensu latu.

La seconda tappa del Forum si svolgerà a Tunisi dal 29 novembre al 1 dicembre 2008; successivamente, il Forum attraverserà gli altri Paesi coinvolti nei programmi del Medi District per concludersi a Mazara del Vallo il 20 maggio del 2009, in occasione della Giornata Europea del Mare.

L’efficacia del Forum è stata già dimostrata dai risultati estremamente positivi della prima tappa del Forum.

A conclusione dell’incontro del 29 luglio, infatti, il ViceMinistro dell’Agricoltura egiziano, Ibrahim Ezzat Awwad, ha invitato il Presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, e l’Assessore alla Cooperazione e Pesca della Regione Sicilia, Roberto Di Mauro, a recarsi in Egitto per concretizzare gli accordi avviati durante il Forum.

Il 13 agosto del 2008, al Cairo, è stato firmato un accordo di cooperazione industriale fra il Distretto Produttivo della Pesca e l’Unione Egiziana delle Cooperative per le Risorse Acquatiche Viventi che permette a 6 pescherecci italiani del Distretto della Pesca di esplorare e pescare nelle acque egiziane del Mediterraneo profonde da 500 a 1000 metri.

Il Distretto offre in cambio la formazione di pescatori egiziani, nominati dall’Unione Egiziana delle Cooperative per le Risorse Acquatiche Viventi, per la pesca nelle acque profonde e un quarto della produzione.

Altro importante aspetto dell’accordo italo- egiziano del 13 agosto 2008 è l’abbattimento del costo del carburante, per i pescherecci del Distretto, del 50% del prezzo internazionale.

L’accordo di cooperazione con l’Egitto non è il primo realizzato dal Distretto Produttivo della Pesca.

Uno dei principali traguardi del Medi District, infatti, è stata proprio la firma del protocollo di intesa tra il Distretto della Pesca e la Camera di Commercio libica di Benghazi.

Tale accordo consentirà l’utilizzo di una zona libera franca nel porto di Mresa-Benghazi per garantire ed agevolare una migliore fruizione delle aree di pesca industriale, oltre a notevoli vantaggi ottenuti dall’Italia sotto il profilo fiscale.

Dopo l’incontro del 1 novembre 2008 a Tunisi, fra il  Presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, e il Ministro dell’Agricoltura tunisino, Abdessalem Mansour, anche la Tunisia ha dichiarato la sua piena disponibilità a cooperare con il Distretto per valorizzare al meglio tutte le attività che gravitano attorno all’indotto ed alla filiera della pesca.

Frutti, questi, della costante e tenace opera di mediazione messa in atto attraverso il Medi District che, aldilà dei risultati in termini produttivi, ha contribuito a  distendere i rapporti con i Paesi della Sponda Sud anche nel settore ittico, anche al fine di superare le ben note controversie.

Il lavoro dell’Osservatorio a supporto del Distretto è una vera innovazione di metodo.

Infatti, l’esperimento di “mettere insieme” mondi spesso assai distanti fra di loro: imprese, banche, istituzioni, Università e Ricerca, sindacati in un comune laboratorio culturale concorre ad accompagnare il Sistema Pesca siciliano verso le indispensabili frontiere dell’internazionalizzazione e dell’innovazione.

 

Dr. Giovanni Tumbiolo